Ravvedimento operoso: un’opportunità per chi sbaglia a pagare Imu, Tasi e Tari.

Completare l’informazione resa al cittadino su IMU, TASI e TARI con il ravvedimento operoso, che consente di regolarizzare spontaneamente i mancati pagamenti, totali o parziali, delle tasse o i pagamenti errati, provvedendo al versamento del dovuto e sopportando – oltre agli interessi al tasso legale, dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito – una sanzione in misura ridotta rispetto a quella prevista nel caso in cui ad accertare la violazione sia il Comune.

Con la mozione che ho presentato per la discussione del Consiglio Comunale in programma per i prossimi 9 e 12 marzo commenta il consigliere comunale della Lista Civica Bareggio 2013 Monica Gibillini – propongo di inserire le modalità con cui il cittadino può accedere al ravvedimento operoso nella comunicazione che l’Amministrazione comunale invia annualmente, dal settembre 2014, ai cittadini tra aprile e maggio, in vista delle scadenze di maggio per la TARI e di giugno per IMU e TASI.

«Lo scopo è agevolare il cittadino nella conoscenza degli strumenti che la legge mette a disposizione, qualora ci fosse una dimenticanza o un errore nel versamento della tassa dovuta.

Sono convinta che sul tema delle tasse l’informazione è importante per cercare di incentivare l’adempimento dell’obbligo, avevo già avuto modo di evidenziarlo con la mozione presentata a luglio 2014, quando fu introdotta la TASI, in cui proponevo appunto l’invio del foglio informativo a tutti i nuclei famigliari, imprese ed esercenti obbligati. Andare incontro al cittadino, laddove possibile, aiuta a instaurare un rapporto positivo e a rendere un po’ “meno amara la pillola” del pagamento.

In proposito spiace non vedere nelle bollette della TARI inviate in questi giorni né le spiegazioni del ritardo con cui abbiamo ricevuto il saldo 2017, né informazioni sulla tariffa puntuale che ci interesserà dal prossimo anno sulla base del conteggio del numero di esposizione delle mastelle già da gennaio di quest’anno».

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