Statale 11: ecco che fine hanno fatto i soldi!

L’incasso del contributo di Bennet S.p.a. da parte del Comune nel 2014 per 250.000 € senza realizzare gli interventi previsti dall’accordo coi Comuni di Cornaredo e Settimo Milanese e con la Provincia di Milano (ora Città Metropolitana) per l’uso del fondo messo a disposizione da Bennet S.p.a. per compensare l’aggravio viabilistico creato col Centro Commerciale di Cornaredo – sostituzione semaforo di via Roma/ex S.S. n. 11 con una rotatoria e risistemazione dell’incrocio tra via De Gasperi e la ex S.S. n. 11 – non ci lascia tranquilli.

“A nome della Lista Civica Bareggio 2013 – commenta il consigliere comunale Monica Gibillini – ho presentato dunque un’interrogazione perché vogliamo che venga fatta chiarezza sulla diversa destinazione data ai soldi incassati. Inoltre non abbiamo ancora avuto risposta alla nostra richiesta, del 2 gennaio scorso, di inserire gli interventi concordati sulla ex S.S. n. 11 nel Piano delle Opere Pubbliche 2015.

Dagli atti del Comune abbiamo rilevato che il contributo incassato da Bennet  S.p.a. è stato destinato dalla Giunta Lonati a finanziare interventi che non hanno a che fare con quelli concordati coi Comuni e la Provincia e comunque non riguardano la ex S.S. n. 11. In particolare:

  • 130.000 € sono stati destinati alla manutenzione straordinaria di via S. Protaso e le intersezioni stradali viale De Gasperi, Monte Nevoso, Adamello
  • 120.000 € hanno invece finanziato l’acquisto di impianti di videosorveglianza, di arredo urbano e attrezzature ludiche nei parchi, l’acquisto di automezzo trasporto disabili, nonché manutenzione straordinaria tetto cimitero e di via S. Stefano.

Non si può inoltre – conclude Monica Gibillini – non far notare che il Comune nel 2014 non ha usato oltre mezzo milione di euro di entrate per investimenti, tra cui rientrano le opere pubbliche per interventi viabilistici.

Nell’interrogazione chiediamo dunque al Sindaco se sono stati informati Bennet, i Comuni di Cornaredo e Settimo Milanese, nonché  la Città Metropolitana sul diverso uso dei soldi incassati rispetto a quello concordato”.

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