Piano Attuativo Ex Cartiera: le osservazioni della società civile

La Giunta comunale ha adottato il 27 marzo il Piano attuativo del PGT (Piano di Governo del Territorio) per l’area ex Cartiera che si trova tra via Madonna Pellegrina (sede AVIS) e via XXV Aprile (Bocciofila).

Il Piano prevede la demolizione dell’ex cartiera (ex filanda), edificio centrale dell’area e dell’edificio sede dell’Associazione AVIS oltre che dei box delle case comunali per:

  • edificare 4 palazzine residenziali di 4 piani ciascuna, 2 palazzine nell’ex cartiera e 2 palazzine nel pratone di via Primo Maggio
  • creare un parco nell’ex cartiera
  • prevedere un edificio pubblico polivalente nell’ex cartiera, costo 1, 5 milioni di euro con un mutuo a carico dei bareggesi.

Alcune osservazioni presentate sul Piano, su cui la Giunta dovrà esprimersi entro i primi giorni di luglio.

NESSUN COINVOLGIMENTO DI ASSOCIAZIONI E ALTRI

Il PGT prevede il coinvolgimento, nella negoziazione su aree come quella dell’ex Cartiera, da parte dell’Amministrazione comunale dei portatori di interessi diffusi (per esempio enti e associazioni) che non è avvenuto e che, invece, deve avvenire.

                                                                                                          Fondazione Riusiamo l’Italia

Associazione Commercianti di Abbiategrasso e circondario

NESSUNA PREVISIONE DI FUNZIONI DIVERSE DALLA RESIDENZA

Il PGT prevede nelle aree di trasformazione come l’ex Cartiera destinazioni complementari alla residenza come servizi comunali (per esempio servizi di interesse comune, servizi sociosanitari e assistenziali) e esercizi commerciali per costruire una nuova centralità urbana.

Il Piano della Giunta prevede soltanto residenza senza servizi e esercizi di vicinato che devono invece essere previsti.

Associazione Commercianti di Abbiategrasso e circondario

Consigliere comunale Monica Gibillini

NESSUN PIANO ECONOMICO

L’area ex Cartiera è per il 75% di proprietà comunale e per il 25% di una società immobiliare, il pratone di via Primo Maggio è tutto di proprietà del Comune.

Il Piano prevede nell’area ex Cartiera uno scambio tra la parte di proprietà comunale e quella privata (con una riduzione dell’area comunale) nonché la cessione di una parte dell’area di via Primo Maggio dal Comune al privato senza valutazione economica che deve, invece, essere fatta.

In particolare, l’area di via Primo Maggio non può essere ceduta gratuitamente dal Comune al privato.

Cittadini

Consigliere comunale Monica Gibillini

L’EX CARTIERA (EX FILANDA)

Il Piano prevede la demolizione dell’edificio centrale dell’area ex Cartiera, quello più importante anche per dimensioni.

Il mantenimento dell’ex Filanda per la quale il Ministero della Cultura auspica un attento progetto di riuso consente, invece, di mantenere la “cornice ambientale” adeguata a conservare il valore storico culturale anche dei due edifici minori vincolati dal Ministero della Cultura che si trovano sull’area (sede delle Associazioni Combattenti e Reduci e della Protezione civile).

È stato chiesto al Ministero della Cultura il vincolo indiretto anche per l’ex Filanda e gli altri edifici costituenti il complesso ex Cartiera (caminone, pesa, cortine edilizie su via Madonna Pellegrina) per il valore storico ambientale dell’area e viste le tante firme raccolte con la petizione. Preserviamo il centro storico di Bareggio.

Si chiede di attendere la risposta del Ministero della Cultura prima della definitiva approvazione del Piano.

Architetto Ida Bonfiglio

Fondazione Riusiamo l’Italia

LA RESTORATION LAW PER IL MAGAZZINO COMUNALE ABBATTUTO

L’avvenuta demolizione del magazzino comunale contrasta la cautela del Ministero della Cultura di mantenerlo per la forte valenza evocativa della presenza dell’attività manifatturiera nel centro di Bareggio.

Si chiede l’applicazione della legge europea “Nature Restoration Law” per un intervento riparatore naturale e vegetale per risarcire la comunità del danno subito.

Architetto Ida Bonfiglio

LE NUOVE PALAZZINE IN VIA PRIMO MAGGIO

Le due nuove palazzine sull’area verde comunale tolgono spazio per lo svago o per creare servizi in mezzo a un’area già densamente abitata, va lasciata l’area verde e i nuovi parcheggi previsti – solo 18 posti in più a fronte di 54 abitanti delle nuove palazzine – sono insufficienti.

Cittadini